Riflessi del vero: la ricreazione del reale nell’arte.
Cos’è reale?
Da quasi due secoli con l’avvento della tecnologia fotografica, nelle sue varie manifestazioni, riteniamo che sia reale ciò che vediamo in foto, o in video.
Pensando all’arte classica, per esempio ai grandi pittori fiamminghi, abbiamo l’impressione che già loro esprimessero una rappresentazione accurata della realtà. Ma senza giungere agli stilemi fortemente mentali di iconografie precedenti – si pensi alle dita incredibilmente affusolate nella pittura bizantina o ai volti e ai corpi sicuramente poco naturali in Giotto ed antecedenti – la pittura classica non è mai stata la copia precisa del reale, quanto invece una sua idealizzazione frutto di una percezione formale collettiva, un modello appartenente a un preciso ambito culturale.
Grazie all’intelligenza artificiale ora possiamo renderci conto di quanto non dovremmo essere certi che anche una foto o un video fungano da testimonianza sincera e verificabile. Questo per me è un bene: abbiamo purtroppo svilito il medium fotografico e video da una funzione artistica nel momento in cui lo impieghiamo quotidianamente – grazie al cellulare – per usarlo come annotazione rapida e “pigra” del reale. (...)

Riccardo Lisi

Senza titolo I, 2025

Acquaforte stampata su carta Hahnemühle (300 g/m2), 30 cm x 24 cm

Senza titolo II, 2025

Acquaforte stampata su carta Hahnemühle (300 g/m2), 30 cm x 24 cm

Senza titolo III, 2025

Acquaforte stampata su carta Hahnemühle (300 g/m2), 30 cm x 24 cm

Bozzetto per “Senza titolo IV”, 2025

Grafite su papier Arches (300 g/m2), 30 cm x 24 cm

Senza titolo IV, 2025

Acquaforte stampata su carta Hahnemühle (300 g/m2), 30 cm x 24 cm

Senza titolo V, 2025

Acquaforte stampata su carta Hahnemühle (300 g/m2), 30 cm x 24 cm

Senza titolo VI, 2025

Acquaforte stampata su carta Hahnemühle (300 g/m2), 30 cm x 24 cm

Queste incisioni in acquaforte, tirate da una lastra di rame, sono state stampate dai torchi di Roberto Giudici in Varese su carta Hahnemühle di 300 gr. in 10 esemplari con numerazione araba. I singoli fogli sono firmati e numerati dall’artista.
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